Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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lunedì 26 marzo 2012

I pesticidi


Le molecole di sintesi che non esistono in natura non sono biodegradabili o lo sono in minima parte.La loro permanenza è duratura.
pesci morti dopo l'utilizzo di antiparassitari trasportati dalle piogge
In agricoltura, le applicazioni sempre più copiose di insetticidi e di altri pesticidi hanno provocato la contaminazione del suolo e dell’acqua. Sono veleni molto pericolosi. L’inutilità dei pesticidi, se non temporanea e molto costosa è data dal fatto, che spesso i parassiti acquisiscono l’immunità o diventano addirittura più abbondanti dopo che il pesticida è stato dissipato o ha perso la tossicità, perché i loro nemici naturali sono stati distrutti dal trattamento. Inoltre, una specie di parassita che viene sterminata, a volte è rimpiazzata da altre specie più resistenti, meno conosciute e quindi anche più difficili da gestire. Ovviamente per aver conferma della loro tossicità, basta leggere dietro la confezione di qualsiasi prodotto se qualcuno non credesse alle mie parole! Inoltre, essi entrano nelle catene alimentari e purtroppo, vengono incorporati sotto forma di biomassa anche da noi. L’utilizzo dei pesticidi è divenuto un fatto culturale. Difatti molti credono di non aver alternativa a questa pratica. E se casomai qualcuno, utilizzasse gli insetti utili come il mercato propone, lo farebbe a costi elevati(sempre meglio del pesticida!).Spesso e volentieri l’antagonista del parassita arriva dal paese di origine del parassita stesso, creando un altro problema, quello delle invasioni di specie aliene per immissione di una specie alloctona, anche se l’utilizzo degli antagonisti non ne è la causa principale. Quello che voglio sottolineare è che ancora una volta i costi sono aumentati per la distruzione degli ecosistemi. I miei nonni un tempo non avevano problemi con tutti questi parassiti e sicuramente la frutta e la verdura era più sana! Inoltre vorrei aggiungere che i prodotti usati nel biologico, sono definiti tali non per mancanza di tossicità, ma perché rientrano in determinati standard di tossicità. Devo però altresì dire,che alcuni prodotti antiparassitari del biologico derivano da specie vegetali. Comunque sempre di sostanza chimica si parla…..( ma io sono estremista).Chissà dopo tutte queste considerazioni che cosa arriva sulle nostre tavole

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