Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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giovedì 3 maggio 2012

L’ostacolo all’agricoltura naturale


Quadrante del tempo biologico, con gli eventi più importanti avvenuti in 4,5 miliardi di anni di storia della terra, riportato su una scala di 24 ore.La vita è apparsa relativamente presto, prima delle 6:00 antimeridiane. I primi organismi pluricellulari invece, non sono apparsi che al crepuscolo e l'ultimo arrivato, il genere homo, al quale appartiene l'uomo, solo circa trenta secondi prima della mezzanotte.
Nei post precedenti ho voluto evidenziare il perché, io preferisca i metodi naturali all’agricoltura industriale moderna. Riassumendo possiamo dire, che le sostanze sintetizzate dall’uomo, sono pericolose per la salute, alterano le catene alimentari, distruggono la biodiversità nonché gli ecosistemi e non sono a buon mercato. L’evoluzione terrestre è stata molto lunga e molto elaborata (circa 540 milioni di anni per le forme di vita più complesse). In meno di 50 anni abbiamo alterato quest’evoluzione, pensando di guadagnare di più, e invece abbiamo arricchito solo le multinazionali aumentato i costi della vita come spesso ho detto. Tornare indietro ormai non si può più…anche perchè molti animali e piante si sono estinti e inoltre è difficile andare contro il potere politico che si fonda esclusivamente su interessi economici di privati. Posso altresì aggiungere, che l’argomento, non è completo. Molti infatti, sono i fattori che influenzano le piante e gli animali soprattutto durante il periodo riproduttivo. Per esempio le condizioni climatiche sono fondamentali per molti aspetti, ma non solo; il tipo di terreno, la presenza di corsi d’acqua, di laghi o la vicinanza del mare (che assieme alla vegetazione spontanea creano un microclima), l’altitudine, i venti, le precipitazioni, la latitudine ecc, sono tutti fattori importanti per la coltivazione delle specie vegetali. Quando ho parlato di pazienza, mi riferivo al fatto che purtroppo ricostruire un ecosistema in un orto o in un campo di coltivazione, oggi come oggi è un processo lungo e complesso. Questo perché l’uso indiscriminato della chimica ha eliminato molte specie animali e vegetali, riducendole a pochi limitati esemplari. Inoltre le piante, come ogni essere vivente necessitano di tempo per svilupparsi appieno e ci vuol tempo affinchè le comunità trovino una forma di equilibrio. Anche le pratiche comunali di manutenzione, la cementificazione, il continuo sfalcio della vegetazione, l’escavazione dei corsi d’acqua,le discariche abusive,la spazzatura della civiltà moderna hanno reso sterile l’ambiente circostante. Le specie che sopravvivono spesso creano danni  e disagi considerevoli senza contare che il pianeta sta divenendo inabitabile. Come spesso ho affermato la riduzione della biodiversità, riduce la competizione lasciando lo spazio ad alcune specie di prevalere su altre. A tutto questo disastro c’è solo una causa…….i soldi. Se si amano i soldi più della vita, della giustizia nonché dell’onestà, non si può fare agricoltura naturale. Questo perché le scelte che sono state fatte fino ad oggi si sono basate esclusivamente su questo e i risultati, comunque si possono vedere.

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