Clitocibe geotropa (un fungo che a me piace molto)........cresce come saprofita nel bosco...... |
Fare agricoltura naturale, non
vuol dire solo coltivare piante erbacee, arbustive o arboree, ma vuol dire
integrare il tutto anche con i funghi. Per chi come me, volesse cimentarsi in questa pratica deve innanzitutto
avere un po’ di competenza e sapere che i funghi, come altri organismi,
hanno diverse esigenze in fatto di sopravvivenza. I funghi sopravvivono in 3
diversi modi: o demolendo la sostanza organica, quindi si dicono saprofiti; o
parassitando altri organismi, quindi da parassiti, o vivendo associati ad altri
organismi in rapporti di simbiosi come per le micorizze ( argomento già
trattato). Parlare dei funghi non è così semplice o scontato. Inoltre,
quando si parla di funghi, bisogna stare molto attenti poiché
noi sappiamo che alcuni, sono mortali. In commercio però, si trovano miceli
di varietà commestibili. Quindi acquistare il micelio è un modo per andare sul sicuro, per due
motivi. Primo perché si può parlare con personale specializzato che può dare
buoni consigli, secondo perché eviteremo di coltivare specie pericolose per la
nostra salute. Consiglio vivamente prima di fare
qualcosa nel proprio terreno di parlare con micologi esperti. Detto questo, prima di ogni
coltivazione, dobbiamo avere le idee chiare su cosa noi vogliamo allevare e
quale sia il sistema di sopravvivenza del fungo scelto. In commercio si trovano
funghi saprofiti. Tra i più conosciuti troviamo il pioppino (Agrocybe aegerita). Come
dice la parola stessa, per i saprofiti, oltre alla temperatura e all’umidità, è
importante il substrato, ovvero quel materiale organico che il fungo demolirà
per accrescersi e riprodursi. Per chi volesse avvicinarsi il più possibile ai
sistemi naturali, può eventualmente piantare quelle piante che formano il
substrato dei funghi coltivati. Per esempio il pioppino, necessita del pioppo.
Quindi in mezzo al frutteto o in prossimità del campo o orto, possiamo piantare
dei pioppi, o accumulare del legno di pioppo ( ramaglie o tronchi). Esistono
diverse varietà di pioppi. Secondo la letteratura i pioppini preferiscono il
pioppo piramidale, ma cresce anche su salice e fico. Io l’ho visto crescere
anche su sambucco. Ora, lo scopo del post non è
parlare del pioppino, ma ragionare, sui vantaggi di unire diversi organismi nei
sistemi naturali. Se
eventualmente piantassimo il pioppo piramidale utilizzando i metodi naturali
avremmo i seguenti vantaggi:
-I funghi commestibili che possono essere consumati
-Il risparmio economico nell’acquisto degli stessi
-La qualità e il sapore, poiché il substrato, come detto
anche per le piante caratterizza il gusto del prodotto (non ci credete? Provate
a consumare i pioppini nati da paglia (di allevamento) e poi provate a consumare quelli trovati
in natura nati su pioppo e poi valutate).Ovviamente
dovete essere capaci di riconoscere le specie di funghi, non siate superficiali
o avventati, ricordate che con i funghi
non si scherza. Il mio è un suggerimento nei confronti di chi è esperto in
materia.
-Il legno ricavato dalla pianta
-L’arricchimento del suolo di
sostanza organica dovuto alla caduta delle foglie e dei rami
-Protezione dalle calure estive
date dalle piante
-Inoltre i funghi come ogni altro organismo, possono competere con i propri simili per la risorsa e lo spazio, riducendo l’espansione di quelli dannosi.
-Nicchia per organismi utili
(uccelli,rettili,mammiferi ecc…..)
-Barriera contro i patogeni come
le cocciniglie trasportate dal vento (meglio che si attacchino ad un pioppo, da cui si ricaverà legna, piuttosto che ad un albero da frutto).
Nel bosco,nessuno semina,ma tutti raccolgono......Lepiota procera o mazza di tamburo |
Personalmente io sto provando la
coltivazione di 4 tipologie di funghi. Non spiegherò
il come si fa per diverse ragioni. Primo, perchè non sono autorizzato non
avendo un attestato che certifichi le mie competenze in materia, e inoltre
esistono in internet siti più completi riguardo l’argomento frequentati da
esperti. Lo scopo è stato far capire come in un qualsiasi terreno,
lasciato alla sua naturalità si possano ottenere come sempre molti vantaggi,
non solo legati alla coltivazione di frutta e verdura, ma anche a quella dei
funghi.
ma quella non é una falsa mazza di tamburo? (clorophyllum racodes)
RispondiEliminaQuella in foto non è una macrolepiota
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