Le comunità vegetali ed animali
che si sviluppano in una certa area sono il risultato di un equilibrio che si
instaura tra intensità dello stress, intensità del disturbo e intensità della
competizione. Stress e disturbo controllano la competizione limitando
l’intensità e il vigore delle varie specie(ecco una delle ragioni per cui la biodiversità è importante). Nei tempi brevi questo si esercita direttamente
sui singoli organismi presenti; nei tempi lunghi il controllo avviene
attraverso modificazioni nella composizione in specie della comunità attraverso
selezione, estinzione e migrazione. Lo
sviluppo di un ecosistema è conosciuto come successione ecologica. Essa è il
prodotto delle modificazioni sull’ambiente fisico indotte dalla comunità e
delle interazioni fra competizione e coesistenza a livello delle popolazioni.
Può essere progressiva, se porta alla formazione di una comunità stabile e
regressiva nel caso contrario, (per impatto antropico, eventi naturali ecc).Quando
i cambiamenti successionali sono determinati soprattutto dalle interazioni
interne alla comunità, il processo è definito successione autogena o
autogenerata. Quando forze esterne, quali tempeste o incendi influenzano o
controllano regolarmente il mutamento, si ha la successione allogena (generata
dall’esterno).L’intera sequenza di comunità che si succede in una determinata
area è chiamata sere e le comunità che si succedono in una determinata area
vengono chiamate stadi serali o di sviluppo. Lo stadio serale iniziale è lo
stadio pioniere, ed è caratterizzato da specie pioniere, con elevati tassi di
crescita, piccola taglia, vita breve e nel caso di piante un’elevata produzione
di semi facilmente disperdibili (per esempio le terofite). Una più o meno continua sostituzione delle
specie nel tempo è caratteristica della maggior parte delle sere successionali.
Lo stadio maturo o terminale stabilizzato è il climax, che persiste fino a che
non subentrano disturbi gravi (spesso attività umane).La comunità di climax si
autoconserva perché è più o meno in
equilibrio con se stessa e con l’habitat fisico. In pratica la successione ecologica
è un processo di sviluppo e non semplicemente una successione di specie
ciascuna delle quali agisce indipendentemente alle altre.Nel caso della vegetazione si ha uno sviluppo come quello della foto.L'utilizzo di diserbi,i disboscamenti, e i continui disturbi ambientali di vario genere (per esempio le operazioni di manutenzione stradale e non) non fanno altro che portare l'ecosistema al suo stadio primordiale.Ecco perchè nel diserbo ho parlato delle terofite, perchè sono quelle che per prime colonizzano gli stadi primordiali,dopo muschi e licheni.Comunque sia entreremo meglio nell'argomento.Portando gli ecosistemi al loro stadio primordiale,oltre alla perdita di risorse, si aumentano le probabilità che i luoghi soggetti a queste pratiche divengano dei veri e propri deserti.Purtroppo per gli interessi economici e mancanza di amore per la natura stiamo entrando in questa fase.
Premessa
Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?
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