Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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mercoledì 11 aprile 2012

Difficoltà nelle coltivazioni a causa dell’inquinamento


Le foglie di una pianta, così come i polmoni dell’uomo, funzionano solamente se è possibile lo scambio di gas con l’atmosfera circostante. Di conseguenza, le foglie e i polmoni sono estremamente sensibili all’inquinamento atmosferico.
Esistono diversi tipi di inquinamento atmosferico:
Le piogge acide: Gli ecosistemi terrestri, e ancor di più gli ecosistemi acquatici sono soggetti a diffusi danni ambientali a causa delle piogge acide, che si formano per interazione dell’anidride solforosa e degli ossidi di azoto, derivanti dalla combustione dei combustibili fossili, con l’umidità atmosferica.L'interazione, genera acido solforico e acido nitrico,rendendo le precipitazioni molto acide. L’acido solforico,diviene quindi un componente delle piogge acide. Le regioni soggette a una forte produzione di ossidi solforosi possono essere considerati deserti  allo stato potenziale. Le piogge acide possono avere effetti dannosi sulle piante (per esempio danneggiamento delle foglie, inibiscono la germinazione dei semi), sulla solubità di metalli potenzialmente tossici nell’ambiente nonché nell' alterazione di rocce e minerali, e ovviamente anche sulla salute umana.
ecco cosa diventerà la terra fra circa 50 anni.....
Inquinamento da particelle: alcune sostanze inquinanti sono formate da particelle .Esse possono essere di natura organica, come quelle che si originano dalla combustione di carbon fossile, foglie e rifiuti in genere, oppure di natura inorganica, come quelle prodotte dai cementifici ,dalle fonderie o liberati per effetto della combustione dei carburanti come i composti del piombo. Queste particelle essendo i maggiori costituenti dello smog, riducono la quantità di luce solare che arriva alla terra, con un conseguente danno indiretto alle piante, ma hanno anche un effetto dannoso diretto sulle piante, perché possono ostruire gli stomi (aperture nell'epidermide di foglie e fusti,attraverso i quali avvengono gli scambi gassosi) impedendone il funzionamento.Possono inoltre agire come veleni (specialmente le parti metalliche).Sostanze inquinanti non costituite da particelle, ad esempio i fluoruri, che vengono liberati nell’atmosfera dalle industrie dell’acciaio, dell’alluminio ecc. per le piante sono molto pericolosi poiché una volta entrati nella foglia attraverso gli stomi, ne distruggono i tessuti.
Inquinamento fotochimico: è il risultato dell’azione fotochimica che ha la luce sullo smog prodotto dagli scarichi delle automobili. A causa di questo, molte specie vegetali non riescono più a vivere in zone altamente antropizzate, inoltre lo smog allontanandosi dalla città d’origine, può procurare danni a colture e foreste distanti anche 160 km. Uno dei principali costituenti dello smog è il biossido d’azoto. Questo gas si produce dall’ossidazione dell’azoto atmosferico ed è anche presente negli scarichi delle automobili. A opera della luce forma monossido d’azoto estremamente reattivo. Con l’ossigeno molecolare, O2, forma l’ozono ,O3.Reazioni simili, favorite dai raggi ultravioletti, avvengono negli strati esterni dell’atmosfera e producono lo scudo di ozono. Esso si può produrre altresì mediante scariche elettriche e infatti si forma durante i temporali a opera dei fulmini. L’ozono è altamente tossico. Nelle piante danneggia particolari cellule della foglia.
Le piante tollerano le sostanze inquinanti entro un certo valore soglia, una volta che tale valore sia stato superato si possono avere rapidi cambiamenti in risposta a piccoli incrementi delle specifiche sostanze inquinanti.

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