Le foglie
di una pianta, così come i polmoni dell’uomo, funzionano solamente se è
possibile lo scambio di gas con l’atmosfera circostante. Di conseguenza, le
foglie e i polmoni sono estremamente sensibili all’inquinamento atmosferico.
Esistono
diversi tipi di inquinamento atmosferico:
Le piogge
acide: Gli ecosistemi terrestri, e ancor di più gli ecosistemi acquatici
sono soggetti a diffusi danni ambientali a causa delle piogge acide, che si
formano per interazione dell’anidride solforosa e degli ossidi di azoto, derivanti dalla combustione dei combustibili fossili, con l’umidità atmosferica.L'interazione, genera acido solforico e acido nitrico,rendendo le precipitazioni molto
acide. L’acido solforico,diviene quindi un componente delle piogge
acide. Le regioni soggette a una forte produzione di ossidi solforosi possono
essere considerati deserti allo stato
potenziale. Le piogge acide possono avere effetti dannosi sulle piante (per
esempio danneggiamento delle foglie, inibiscono la germinazione dei semi),
sulla solubità di metalli potenzialmente tossici nell’ambiente nonché nell' alterazione di rocce e minerali, e ovviamente anche sulla salute umana.
|
ecco cosa diventerà la terra fra circa 50 anni..... |
Inquinamento
da particelle: alcune sostanze inquinanti sono formate da particelle
.Esse possono essere di natura organica, come quelle che si originano dalla
combustione di carbon fossile, foglie e rifiuti in genere, oppure di natura
inorganica, come quelle prodotte dai cementifici ,dalle fonderie o liberati per effetto della combustione dei carburanti come i composti del piombo. Queste particelle essendo i maggiori
costituenti dello smog, riducono la quantità di luce solare che arriva alla
terra, con un conseguente danno indiretto alle piante, ma hanno anche un effetto
dannoso diretto sulle piante, perché possono ostruire gli stomi (aperture nell'epidermide di foglie e fusti,attraverso i quali avvengono gli scambi gassosi) impedendone il
funzionamento.Possono inoltre agire come veleni (specialmente le parti metalliche).Sostanze
inquinanti non costituite da particelle, ad esempio i fluoruri, che
vengono liberati nell’atmosfera dalle industrie dell’acciaio,
dell’alluminio ecc. per le piante sono molto pericolosi poiché una volta entrati nella
foglia attraverso gli stomi, ne distruggono i tessuti.
Inquinamento
fotochimico: è il risultato dell’azione fotochimica che ha la luce sullo
smog prodotto dagli scarichi delle automobili. A causa di questo, molte specie
vegetali non riescono più a vivere in zone altamente antropizzate, inoltre lo
smog allontanandosi dalla città d’origine, può procurare danni a colture e
foreste distanti anche 160 km. Uno dei principali costituenti dello smog è il
biossido d’azoto. Questo gas si produce dall’ossidazione dell’azoto atmosferico
ed è anche presente negli scarichi delle automobili. A opera della luce forma
monossido d’azoto estremamente reattivo. Con l’ossigeno molecolare, O2, forma
l’ozono ,O3.Reazioni simili, favorite dai raggi ultravioletti, avvengono negli
strati esterni dell’atmosfera e producono lo scudo di ozono. Esso si può
produrre altresì mediante scariche elettriche e infatti si forma durante i
temporali a opera dei fulmini.
L’ozono è altamente
tossico. Nelle piante danneggia particolari cellule della foglia.
Le piante
tollerano le sostanze inquinanti entro un certo valore soglia, una volta che
tale valore sia stato superato si possono avere rapidi cambiamenti in risposta
a piccoli incrementi delle specifiche sostanze inquinanti.
Nessun commento:
Posta un commento