Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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giovedì 24 gennaio 2013

Organismi utili: Parte 1


Ho parlato spesso di ecosistema, di come dovrebbe essere…….ora diamo uno sguardo agli organismi utili che spesso abitano l’orto o il frutteto, non solo tra i vegetali, ma anche nel suolo. Per esemplificare, non farò una descrizione precisa a livello tassonomico o scientifico, ma mi soffermerò come sempre a concetti semplici per non rendere la vita difficile ai lettori. Generalmente possiamo dire che gli organismi che vivono in un determinato habitat appartengono a molte specie diverse, e questo fa si che essi abbiano sia modo di vivere che di nutrirsi diversificato.


I predatori utili

I ragni: Un predatore d’eccellenza è il ragno. I ragni, generalmente non hanno prede specifiche e quindi sono molto utili nel tenere sotto controllo molte specie dannose. Molti catturano la loro preda costruendo una tela; altri invece attendono la preda mimetizzandosi tra la vegetazione degli ortaggi e delle erbe selvatiche. Come sempre, più specie di ragni diversi abbiamo e migliore sarà la nostra difesa. Anche le dimensioni sono molto importanti. Per esempio nella mia esperienza i ragni di piccola taglia sono molto utili e abili nel catturare farfalle e mosche di piccola taglia, spesso ignorate da quelli più grandi. C’è una stretta relazione tra il tipo di preda e le dimensioni, nonché tra il modo di cacciare e il periodo nel corso della giornata. Ho notato che il cambiamento del clima (aumento delle temperature), ha cambiato le abitudini di alcuni. Difatti, temperature troppo elevate, arrestano l’attività di alcune specie, che viene spostata nelle ore più fresche della giornata o addirittura nelle ore notturne. La diversità biologica vegetale, serve per avere una diversità biologica animale. Se ricordate, ho sempre suggerito di piantare nel terreno piante autoctone….Questo per attirare e mantenere specie animali autoctone. Riassumendo, possiamo dire che qualsiasi specie di ragno può essere utile allo scopo. L’utilizzo di pesticidi elimina la possibilità di avere questo tipo di aiuto. Una volta che si instaureranno delle comunità, esse si riprodurranno e ogni anno avrete assicurata una progenie pronta ad aiutarvi la primavera successiva, diminuendo come sempre i costi di gestione.

teca di mantide
Le mantidi: Credo che la maggior parte di voi abbia visto una mantide, e credo che purtroppo molti impauriti dal suo aspetto, ne abbia uccisa almeno qualcuna, credendola pericolosa. Anche la mantide è un predatore generalista e quindi può essere molto utile per tenere sotto controllo vari tipi di insetti. Il difetto a mio avviso di questa specie, è che alcune volte preda anche insetti utili, soprattutto bombi, ma è anche vero che caccia cimici come nezara viridula o cimice verde. Anche la mantide non è di difficile allevamento. Ogni anno depone più teche tra le piante prima di morire e quindi ci si può assicurare una buona popolazione per l’anno successivo. Purtroppo a causa di variazioni stagionali ed escursioni termiche  ho notato un’alterazione nello sviluppo delle uova, che possono schiudersi o precocemente, (il male minore) o in ritardo, compromettendo lo sviluppo dell’insetto che a stento raggiungerà la fase riproduttiva ( ho notato anche una riduzione nelle dimensioni degli esemplari).








L'argomento continua......

venerdì 11 gennaio 2013

Come preparare il terreno durante il periodo invernale





Come spesso ho detto, il suolo, non è solo un mucchio di terra associato a organismi, ma è un qualcosa di più complesso. Nel periodo invernale, possiamo fare diverse cose per aiutare il nostro piccolo ecosistema a crescere e a divenire sempre più vicino ad uno stato naturale. Sfatiamo il mito e l’errata convinzione che le foglie e i rami nel terreno equivalgono a sporco o a terreno fertile per i parassiti. Anzi, il lasciare foglie e rami nella terra apporta molti vantaggi, non solo legati alla fertilizzazione della stessa, ma anche all’instaurarsi di una comunità biotica che lavorerà al posto nostro. Ricordo che prima della comparsa dell’uomo, la terra ha sempre prolificato autonomamente. Questo punto, per molti è difficile da digerire, ma vorrei sottolineare come molta gente non abbia una chiara idea di come funzioni il sistema terra e di come la vita sia straordinariamente meravigliosa proprio per la sua complessità. Un esempio concreto di quello che sto dicendo lo troviamo nel bosco. Qual’ è il bosco che non presenti un’ insieme di ramaglie, foglie e legno marcescente? Solo quello dove viene fatta manutenzione da parte dell’uomo e devo dire che anche molti studiosi sono favorevoli a questo tipo di pratica. Constatando che nella nostra presunzione stiamo distruggendo un pianeta, io penso che per un attimo dovremmo soffermarci sul fatto che forse abbiamo ancora tanto da imparare. Detto questo, nel substrato creato con foglie e ramaglie svernano molti organismi utili, soprattutto artropodi, specializzati nel consumare il materiale che si trova nel suolo stesso. Questi biotrituratori svolgendo il loro naturale processo ecologico, ovvero consumando e triturando il materiale, con la collaborazione di batteri e funghi lo rendono disponibile alle le piante, completando così il ciclo. Ci sono anche altri vantaggi nel creare uno strato di ramaglie, foglie e altri prodotti vegetali e cioè si evita il compattamento del suolo, poiché questo strato ammortizza il nostro peso durante il nostro passaggio, ovvero durante i periodi lavorativi di raccolta semina o potatura. Associando questo metodo al lavoro utile degli organismi del suolo, otteniamo uno strato completamente naturale dove il terreno diventa molto più poroso e quindi diviene strutturalmente ottimo per i nostri vegetali. Altro vantaggio di questa pratica è che si crea un microclima, molto utile durante le escursioni termiche del periodo invernale o estivo dovute ai cambiamenti climatici. Inoltre come per la pacciamatura, poiché questa non lo è anche se lo può sembrare, si diminuisce l’evaporazione dell’acqua. A distanza di tempo, come per il bosco si formano acidi umici, utili per le piante, si apportano molti elementi al terreno necessari per ottenere un buon raccolto, non si usano attrezzature meccaniche per lavorare la terra, visto che al posto loro ci sono artropodi, batteri e funghi  e quindi si diminuiscono i costi di gestione, nonché il lavoro.




Immagini agricoltura naturale

mix di piante da orto associate alle piante da frutto


ecco come dovrebbe essere il terreno....ma non solo...alcune parti sono ricoperti da erbacce


sulle foglie e sui frutti c'è qualcosa...non è un prodotto chimico, ma è di origine naturale...un esperimento contro i funghi



pianta di melone che cresce spontaneamente