Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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martedì 22 aprile 2014

immagini agricoltura naturale

pianta di pesco nata da seme con pesche...era ammalata ed è guarita da sola applicando il sistema naturale

ecco la malattia del pesco che lascia le sue cicatrici, ma che non ha comportato problematiche serie alla pianta
frumento 2014...anche se ha una malattia fungina, non è stata compromessa la qualità
anche se c'è molto pidocchio, la pianta è vigorosa e larve di sirfidi sono già all'opera
piante di bietola autoseminate...secondo il principio di selezione naturale...

Masanobu Fukuoka


giovedì 17 aprile 2014

La selezione naturale, realtà o fantasia?




Molti quando sentono parlare di evoluzione o selezione naturale, pensano subito che sia una “bufala umana”....una menzogna che non ha ne capo ne coda, soffermandosi come spesso mi sento dire sulla parola teoria, che per il linguaggio comune non ha nulla di certo. In realtà, non è una teoria, ma una realtà. Anzi io credo che sia stata un colpo di genio da parte di chi l’ha “inventata”, (che sia stato Dio o la natura dell’universo), perché permette alle specie di adattarsi alle diverse perturbazioni, umane e naturali. Quello che intuì masanobu, a suo tempo, fu che questa caratteristica della vita, risulta essere indispensabile per il buon funzionamento della stessa. Prima però di vedere nel dettaglio questa cosa, darò un’infarinatura sull’argomento. La selezione naturale, è il processo attraverso il quale determinate modifiche “favorevoli” divengono sempre più comuni da una generazione all’altra. L’evoluzione invece, è la trasformazione di organismi primitivi, in organismi sempre più differenziati e complessi che nel tempo nascono per mezzo della pressione naturale. Ora come tutti gli argomenti, c’è una vastità di notizie da poter aggiungere allo stesso, ma io mi limiterò solo ad alcuni aspetti. Quando ho affrontato l’evoluzione dell’ecosistema non ho fatto altro che mettere in evidenzia proprio questo concetto. Noi sappiamo che il mondo è caratterizzato da diversi tipi di suolo, e di clima. Quindi ciò comporta una diversificazione strutturale e fisiologica per la sopravvivenza di una specie (evoluzione più selezione). La produzione del seme, permette di avere una variabilità genetica, ovvero un codice genetico talmente vario da poter garantire secondo statistica almeno la sopravvivenza di qualche individuo sotto la pressione naturale. Facciamo un esempio. Ipotizziamo di seminare un qualsiasi ortaggio, in mezzo ad altre piante, selvatiche o non. I semi seminati verranno gettati un po’ qua un po’ la in maniera disordinata. Noi sappiamo che perché un seme germini servono però determinate condizioni ambientali....come la luce, l’umidità la temperatura, lo spazio ecc....Ebbene di questi semi, in condizioni favorevoli, ne possono nasce un po’, tutti, o neanche uno..... La competizione con altre specie o la non competizione come nel caso dell’orticultura moderna...favoriscono determinati caratteri piuttosto che altri...in pratica li stiamo sottoponendo a selezione.....si parla di selezione naturale, se essa proviene dall’ambiente, mentre si parla di selezione artificiale se essa avviene per mezzo dell’uomo. L’intuizione di masanobu, che io appoggio, fu proprio che l’addomesticamento eccessivo di alcune specie vegetali, le ha rese talmente dipendenti dalla mano dell’uomo che la loro sopravvivenza è oggi garantita solo da particolari pratiche di lavorazione, avendo perso quei caratteri che le rendevano per certi aspetti selvatiche o competitive....questo ha comportato così un aumento dei costi nonché una debolezza delle stesse nei confronti di malattie e parassiti, come già ho sostenuto diverse volte. Anche se può sembrare di poco conto, l’argomento selezione è molto importante, anche perchè stiamo entrando nell’era dell’ogm che io certamente non approvo. Le soluzioni alle crisi alimentari, ai problemi ambientali ci sono, il problema è che le persone non sono informate o istruite e gli interessi economici vengono prima di tutto. Siamo noi che dobbiamo imparare dalla natura e non il contrario.....(mi scuso per l'immagine non troppo chiara)