Premessa

Questo sito nasce con l’idea di sensibilizzare le persone in campo ambientale e in termini di biodiversità ,facendo altresì della mia passione un lavoro. Da anni cerco di trovare un’alternativa alle normali pratiche agronomiche e di utilizzare la flora spontanea per creare giardini e coltivare la terra affinchè attirino specie animali tanto preziose per l’equilibrio naturale degli ecosistemi. Purtroppo le pratiche agricole e la gestione territoriale, spesso, riducono sempre più le aree naturali ,con la conseguente distruzione degli habitat portando inevitabilmente ad un considerevole calo di biodiversità. Considerando questa situazione mi sono sempre chiesto che cosa potessi fare per rallentare questo processo. Ebbene, cominciai a pensare che ognuno di noi avrebbe potuto fare la sua parte. Come? Trasformando il proprio giardino o il proprio terreno in un area che si avvicinasse sempre più ad un ambiente naturale. Che cosa serve prima di tutto per poter fare questo? Tanta pazienza e passione! Vedete, per distruggere un’area naturale ci vuole un tempo che varia da qualche ora…a qualche mese….ma per ricostruirla, ci vogliono anni, soprattutto nelle zone in cui l’impatto antropico è stato notevole. E i costi? Prima di parlare di costi bisogna chiedersi perché è così importante mantenere la diversità biologica e la salvaguardia degli ecosistemi. E se io non amo la natura perché credo che non sia importante? Be……vediamo….la natura ti da l’ossigeno, ti da il cibo…ti da l’acqua…..lavora i tuoi scarti, ti rilassa…in pratica ti mantiene in vita……Non è sufficiente questo per amarla?

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giovedì 2 luglio 2015

I problemi nell’applicare i sistema naturali in un contesto paesaggistico moderno



E’ inutile che neghiamo i fatti...se da una parte c’è una necessità di ritornare a sistemi meno invasivi e più sostenibili, dall’altra noi permacultori ci ritroviamo a fronteggiare svariati problemi. Ogni volta che una persona ritorna ai sistemi naturali si chiede come lo possa fare e se i risultati saranno come quelli che vediamo o ci raccontano gli altri. In internet troviamo tante informazioni riguardo il compostaggio, la consociazione tra piante, per non parlare poi dell’utilizzo di insetti o animali vari o di informazioni tecniche o pratiche sul suolo, l’ambiente ecc. Tutti metodi e informazioni validi/e e utili, ma che a volte possono riscontrare nella realtà risultati diversi da quelli che ci raccontano. Tutto ciò dipende da un unico fattore, ovvero la complessità della natura e il degrado ambientale. Facciamo qualche esempio: la pacciamatura può essere un sistema valido per mantenere l’umidità nel suolo, ma la stessa può essere un luogo ideale per la riproduzione di limacce o chiocciole che durante la notte divorano ciò che piantiamo. Oppure, personalmente ho rilasciato nel mio suolo alcuni crostacei detritivori terrestri che decompongono la materia, ma gli stessi ogni tanto rosicchiano le piante che coltivo, soprattutto se giovani...o ancora se ricostruisco un ecosistema, attiro sia insetti utili, ma anche patogeni. Posso cercare di non usare prodotti chimici, ma posso averli lo stesso sulla verdura perchè il mio vicino ne da in continuazione come se le sue verdure fossero attaccate da un esercito di  locuste(quante volte ho parlato con persone che danno prodotti  per prevenzione e magari nella zona quell’insetto non c’è nemmeno, solo perchè l’agronomo che è “esperto” gli ha detto di fare così o perché lo fanno gli altri)....e continuando, a volte la verdura non cresce per la presenza di troppi inquinanti nell’aria (controllate il sito dell’arpav), perché la zona dove si abita ha un alto traffico veicolare o una presenza notevole di industrie; pensiamo a chi abita in prossimità di autostrade o vive in città trafficate o industrializzate. E cosa dire delle piogge, anch’esse inquinate e quindi potenzialmente dannose per le piante e a volte il raccolto è magro per questo. La presenza di animali selvatici...con da una parte contadini e gli allevatori che protestano per i capi o le verdure perdute e dall’altra gli ambientalisti che difendono gli animali....e ne promuovono l’inserimento in natura...o gli sbalzi termici dovuti al clima..insomma come si può notare i problemi sono molteplici. Ogni volta che guardo un filmato di masanobu, o di Bill mollison non posso fare altro che notare la qualità del video. Questo perché il video è stato girato molti anni fa, quando c’era ancora un equilibrio ecologico, o comunque il danno non era così a larga scala. Quindi pensare di applicare al cento per cento gli stessi principi e ottenere gli stessi risultati oggi come oggi è chiaramente fuori discussione. Con questo non voglio scoraggiare chi ha intrapreso questo cammino, ma voglio sottolineare come la presenza di un ambiente sano o poco disturbato possa fare veramente la differenza, e viceversa, un ambiente distrutto e inquinato possa lasciare poche speranze alle generazioni future. Per applicare un enunciato o una regola, ho bisogno di determinate condizioni, altrimenti è pura utopia. Come sempre a voi le conclusioni.

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